La notizia del giorno è la proceduta d’infrazione che abbiamo evitato. Dice in sintesi Giorgio La Malfa oggi sul Mattino: un respiro di sollievo, ma non abbiamo ancora risolto nulla.
«Sarà interessante vedere come i due capi dei partiti della maggioranza spiegheranno il cedimento alle politiche di austerità da loro combattute a parole con tanta veemenza».
«Se andiamo a leggere le dichiarazioni di Moscovici apprendiamo due cose. 1) L’Italia ha introdotto misure per il 2019 che dovrebbero assicurare che anche in caso di crescita zero il deficit rimanda al 2 per cento (2,04%) ma per iscitto Conte e Tria si sono impegnati a che il bilancio 2020 stia entro i limiti convenuti con Bruxelles. Ma questo vuol dire vincolare la stesura del bilancio 2020, e abbandonare la linea Lega-5Stelle. Addio scoramenti
del deficit e addio a flat tax e altro».
A novembre cosa accadrà? Violeremo gli impegni? Cadrà il governo? Tireremo la carretta in qualche modo? Ne abbiamo parlato con Riccardo Bruno, vicesegretario nazionale del PRI.